Sono rimasto particolarmente colpito da quello che ha scritto ultimamente una persona che stimo:
I 134 migranti a bordo della #OpenArms, dopo essere stati ostaggio dei banditi libici, ora lo sono del bandito politico Matteo Salvini, il #MinistroDellaMalaVita. Ma il destino di Salvini è il carcere, e questo lo sta capendo anche lui; basterà che si spengano le luci.
Con queste parole di Roberto Saviano non sono affatto d’accordo.
Ricordo bene gli anni di Berlusconi e ricordo ancor di più l’errore che si fece allora: combatterlo da un punto di vista giudiziario senza per questo contrastarlo politicamente.
Elettori, dirigenti e simpatizzanti di sinistra, vi prego, smettetela. Chiedendo imputazioni e manette per Salvini non fate altro che tornare alla logica militare e reazionaria che ha portato a vent’anni di governi fascisti.
Salvini è il capo della destra italiana. La sinistra deve combatterlo e batterlo in parlamento e nelle urne: non deve chiedere che sia incarcerato perché questa non è che una pratica totalitaria e fascista.
Quando capirete che la lotta politica si fa con le idee e non con i pm?